LE BANCHE E L’EDUCAZIONE FINANZIARIA
Sala piena al Palazzo “Incontri” di Firenze, con folta rappresentanza di studenti. Nota positiva la mancata presenza o invito della “ignoranza al potere”. Il titolo dell’evento è accattivante: “Educazione finanziaria per la crescita dell’ Italia, l’informazione, la tutela del risparmio, la sostenibilità e la cultura”. Ho molta curiosità per le domande del moderatore, il direttore de La Nazione, Carrassi. Quando sono entrato mi hanno chiesto se ero della stampa. Una faccia nuova, poi mi sono reso conto. A parte gli studenti c’era senzaltro una ampia fauna del mondo bancario toscano. Per la verità sono un pò prevenuto. Sono dell’idea che il primo comportamento che deve tenere un bancario è non prendere per il culo i Risparmiatori. Dei relatori manca giustificato il Guzzetti che ha 84 anni ed ha l’influenza. Fra le teste noto subito un tizio con una folta e arruffata capigliatura molto somigliante al Tognazzi di “Straziami ma di baci saziami”; è il mitico Gian Maria Gros-Pietro. Esordisce il Giuseppe Morbidelli presidente della sparita CRF e della Fondazione Alberto Predieri (mio ex Professore ai tempi di via Laura). Dice che l’atto costitutivo della CRF era già un caposaldo della alfabetizzazione finanziaria. Parla di ciò che ha fatto e fà la Fondazione. Un lungo elenco di interventi e convegni; fin da quello lontanissimo sulla pericolosità dei Derivati (se ben ricordo, le Banche dopo aver concesso un prestito, un leasing o altra forma di credito sottoponevano un ultimo foglio come un qualcosa per di più e insignificante: una firma qui, un altra firma qua e via….era un Derivato). Tocca al Gros-Pietro che è il padrone del Palazzo. Parla con la erre moscia. Dice che sono nove anni che se ne parla per fare in concreto questa Educazione Finanziaria. Domanda a sè stesso se è il caso di farla con dei ragazzini ? le regole sono queste: 1) conoscenza 2) comportamento. Da parte mia, ritengo invece sia superfluo farla solo agli adulti oramai sciabordati, è invece fondamentale farla ai bambini ancora con la mente sgombra di stupidaggini. Per il resto va bene, ma è proprio l’opposto che fanno le Banche. A domanda del moderatore, sul risparmio degli italiani, dice che “l’italiano risparmia, cioè mette da parte quello che può per l’incognita che rappresenta il futuro, non si sa cosa può avvenire domani. Non è un risparmio consapevole, finalizzato ad un progetto di vita”. Su questo sono pienamente d’accordo. Poi tocca a Patuelli. Un predestinato per natura. Elogia le iniziative di volontariato che ci sono in Italia e di Bankitalia nel cui sito si trovano valide informazioni per contenuti e chiarezza espositiva. I documenti devono essere tutti in italiano e occorre tanta educazione civica e civile. Come non si può non essere d’accordo. Poi interviene uno con un nome più lungo, Corrado Sforza Fogliani presidente delle Popolari. Alla educazione finanziaria, loro dedicano un mese, quello di Aprile al quale si è aggiunto anche Ottobre. Anche lui fà la sua lezione di storia, ricordando che si è iniziato a parlare di educazione finanziaria dai tempi dei Bond Argentini. A me viene a mente però, che qualsiasi ex Promotore Finanziario a prescindere dai Bond Argentini si è sempre comportato come un insegnante di educazione finanziaria. Toccherebbe al già citato Giuseppe Guzzetti, ma a 84 anni è normale sia a letto con l’influenza, (sembra strano ma in Italia avviene anche questo, che un ottuagenario sia sempre un boss del sistema bancario). Ed ecco Salvatore Rossi, direttore generale di Bankitalia. A domanda sulla confusione che viene fatta dagli “esperti tuttologi” delle TV, delle radio, e dei giornali, chiarisce che Bankitalia non è una Banca privata, nè una Banca commerciale. E’ un Ente di Diritto Pubblico, per fare l’interesse pubblico. Riprende il Gros-Pietro. Parla della crisi: – 10 % del reddito, – 25 % produzione industriale. Il risparmio non ha progetti. I consumi non sono scesi come i redditi, (io aggiungo, che ci sia un pò di evasione ?). Riprende il Patuelli dell’ ABI: fino al 2014 i Fallimenti delle Banche non hanno inciso sui Risparmiatori ma su tutti i cittadini attraverso i vari stratagemmi adottati, o per incorporazione in altre Banche; poi è cambiata la normativa. Ma con questo si è fatto lievitare ancora di più il Debito Pubblico. Vogliamo accennare ad un breve elenco di BANCHE FALLITE ?
Su tutte in anteprima le Banche del Regno Borbonico: Banco di Sicilia, Banco di Napoli, Banco di Roma, Banco di Sardegna,
Banco Ambrosiano
Cassa Risparmio di Prato
Cassa Risparmio di Venezia
Casse di Risparmio Meridionali
Banca Popolare di Brescia (BIBOP)
Credieuronord (La BANCA DELLA LEGA DI SALVINI)
Banca Italease
Banca Popolare di Lodi
MPS
Carige
Banca Etruria
Banca Marche
Cassa Risparmio di Ferrara
Carichieti
Cassa Risparmio Cesena
Cassa Risparmio Rimini
Cassa Risparmio San Miniato
Banca Popolare di Vicenza
Veneto Banca
E tralasciamo le decine di Banche di Credito Cooperativo
Tutto ciò per ammonire, che ciò che è già avvenuto, può avvenire di nuovo. Patuelli dice una cosa importante. Il Bail-in in Italia non è stato applicato mai. Quella legge va abrogata e farne una nuova. Poi anche Rossi aggiunge che tutte le Banche Fallite sono state accomodate o incorporate in altre Banche. In Europa si dice che chi ha sbagliato (le Banche) paghi, soprattutto i Manager. Questa è una posizione di “sinistra”. Io aggiungo che ciò in Italia sarà molto difficile. Quando si è trattato di chiedere la rimozione di quei Dirigenti di Bankitalia per i mancati controllo sulle truffe bancarie c’è stata la levata di scudi delle attuali “forze al potere”.
A questo momento la mia opinione dell’evento è che si gira attorno a nulla. Educazione Finanziaria, ma non si dà nè un contenuto nè una linea, nè un programma. Mi sorge il dubbio. Il capo dell’ ABI auspica una nuova legge al posto del Bail-in per “tutelare” il risparmio oppure sarà per difendere i boss alla testa delle Banche, sempre i soliti che ne hanno fatte di cotte e di crude ? Ed ecco Fogliani quello della una testa un voto. Dove comandano sempre i pochi e la responsabilità è di tutti, quindi di nessuno. Ricorda che sulle Popolari si deve esprimere il Consiglio di Stato, e che loro sulla Educazione Finanziaria hanno fatto un libro e distribuito ai dipendenti. Morbidelli si intromette parlando del MPS. L’operazione è stata concordata con la BCE per non creare una crisi sistemica. Prima del finale viene letto un comunicato di Guzzetti, quello di 84 anni a letto con l’influenza. Visto che fra ABI e Bankitalia è tutto un cinguettio, il finale spetta a Patuelli che rimembra come la legge istitutiva della Banca di Italia sia del 1893 a firma popodimeno che di Giovanni Giolitti. “Ci vuole maggiore consapevolezza, questo è il concetto”.
Il moderatore taglia corto e dice che per sapere se un incontro è stato utile, lui invita sempre i partecipanti ad applaudire. E così tutti a battere le mani. Ora considerato che non si è fatto neppure un cenno alla questione della trasparenza dei costi dei servizi finanziari e alla manovra dilatoria dell’ ABI, dovendo dare un giudizio; oltre ad essere inconcludente, meglio sarebbe in futuro astenersi da fare tali incontri, almeno non si prendono per il culo gli studenti presenti.