SEMPRE PIU’ GIU’
La Banca Centrale Europea ha comunicato i dati sull’andamento dei Titoli di Stato. Riguardo l’ Italia, si conferma la inesorabile fuga da parte dei Finanziatori Esteri dai BTP; assottigliando sempre più la quota in loro mani (come previsto nel nostro post di Settembre ” A tutto Spread “). Mai era avvenuto che tale percentuale arrivasse al misero 25 %. E pur sempre un valore di 480 Miliardi (pari alla nostra spesa pensionistica e sanitaria); tale da incidere sullo Spread, perchè a causa della non affidabilità del Governo italiano, se vogliamo mantenere questi due servizi dobbiamo pagare maggiori interessi. Questo è un primo problema.
C’è poi un altra complicazione. Per tirare a campare questo governo costringe le Banche italiane a comprare i Titoli di Stato residui (che i Risparmiatori memori del crollo durante il governo Berlusconi- Lega Nord, non voglioni più). Qualcuna sotto ricatto per i propri fallimentari conti economici, mettendo i risparmi dei Retail ancora più a rischio; altre per restituire al governo gli immensi favori come il Gruppo San Paolo che manda a casa mille bancari, ovvero in pensione con i soldi di tutti gli Italiani. E se non è questo il governo asservito alle peggiori Consorterie Finanziarie è difficile ipotizzare uno più inetto. In fin dei conti le Banche hanno a disposizione 1.500 Miliardi tenuti nei conti correnti dei cittadini e quindi becchi e bastonati, perchè se non sono loro a comprare i BTP, lo fanno le Banche con i loro risparmi. E ciò che può sembrare una diga antispread (tutto fatto in casa) è qualcosa di molto tragico e rovinoso. A seguito dell’aumento repentino del COSTO DELLA VITA ( Iva al 25 %, taglio alle pensioni, taglio ai bonus fiscali, taglio alla deduzioni e detrazioni fiscali, taglio alla sanità, taglio alla scuola, aumento dell’ IMU, senza parlare della imminente Patrimoniale sugli Immobili), i Risparmiatori dovranno ritirare i loro depositi. Le Banche avranno minore liquidità a disposizione per finanziare i cittadini, ad esempio per l’acquisto della casa (e da inizio anno la concessione di Mutui ha subito un crollo di quasi il 10%) o le Imprese per gli investimenti. Nel rivolgersi al mercato internazionale, nel dare in garanzia titoli spazzatura (BTP) dovranno sborsare un tasso di interesse maggiore penalizzando la competitività.
Ed è forse questo il problema più grande, come ben spigato da Bankitalia. In questo rapporto incestuoso fra debito statale e esposizione diretta delle Banche, il rischio più rilevante non cadrebbe sulle Banche, ma colpirebbe l’ Economia Reale (chiusura di fabbriche e disoccupazione) “INNESCANDO RAPIDAMENTE UNA SPIRALE RECESSIVA, SCATENANDO TENSIONI SOCIALI DAGLI ESITI IMPREVEDIBILI”. Parole queste dette dal Governatore di Bankitalia dovrebbero svegliare dal loro torpore i nostri campioni dell’ Imprenditoria italiana e i Burocrati delle corporazioni sindacali anzichè appoggiare questo governo.
Il Retail a questo punto dovrebbe avere ben chiara la lezione. Se non vuole essere travolto da un prossimo Default; tenersi lontano dai BTP e impiegare i propri Risparmi in forme redditizie, affidandosi ad un bravo Consulente Finanziario con il quale pianificare un vero progetto di vita.
Alla rovina siamo vicini. Le farneticanti ipotesi del governo di emettere dei Mini-Bot, una cartamoneta parallela che non vale nulla (meno della carta da culo) conferma che il futuro dell’ Italia anzichè proiettato nell’ universo dei Big data, cibernetica, genomica, robotica, intelligenza artificiale è rivolto al fù mondo dei SCIUSCIA’.