La manipolazione del Conto della Spesa.
E’ arrivato l’ Ambasciatore con la piuma sul cappello. E’ arrivato l’ Ambasciatore a cavallo di un cammello. Ha portato una letterina dove scritto stà così: “Rendiconto Investimenti” e nella presentazione la Banca si affretta a specificare in “formato semplice e chiaro”.
Ma questi dati, già mi erano stati comunicati al 31 di Marzo. Io attendevo il RENDICONTO DEI COSTI che le Banche, dopo tre anni di tira e molla, devono perentoriamente inviare ai Clienti entro il 30 Aprile. Ed ora mi ritrovo a scartabellare ben 17 pagine. La prima, la seconda, la terza, e alla quarta pagina appare la Madonna: “Rendicontazione Costi e Oneri /Anno 2020”.
E dire che quella brutta, cattiva e sporca Europa di Bruxelles aveva intimato di non andare oltre il massimo di DUE paginette scrie, scrie; naturalmente diffidando della innata furbizia delle Banche Italiane. Alla faccia dei “sovranisti” nostrali, che abbaiano, abbaiano, ma poi con canina devozione strisciano ai piedi della Casta Bancaria. Tutto il resto sarebbe ritenuto fuorviante rispetto l’argomento fondamentale: I COSTI. E ciò che ho davanti ha un chiaro intento diversivo.
E’ notorio come milioni di Retail si alzino al mattino mettendosi a “Culo Ritto”: una manna per quelle migliaia di Banchieri, il cui unico scopo nella vita è individuare le azioni affinchè tale posizione resti in eterno. E i fogli che ho in mano rappresentano un sofisticato capolavoro di devianza e distrazione.
Già in prima pagina si è usata una dizione “formato semplice e chiaro” riferito al Rendiconto Investimenti, quando in realtà questa espressione faceva parte di laconiche raccomandazioni impartite da Consob per la Rendicontazione Costi, e ciò mi fà un pò indispettire. Infatti il cosidetto Prospetto è tutt’altro che “chiaro e trasparente”. E dopo una attenta lettura, nonchè stropicciarmi più volte gli occhi, non arrivo a nulla. Mi avvento sul Glossario, il fido traduttore dal linguaggio burocratico bancario, alla lingua semplice del Risparmiatore. Delusione, i termini riportati sono riferiti solo agli “investimenti” e non ad una “Rendicontazione Costi”. Questa ulteriore omissione, dimostra la volontà a portare avanti una premeditata azione dilatoria tesa a sfiancare l’attenzione del Retail.
Già tutto il Sistema si era opposto a indicare una data specifica per l’invio del Prospetto Costi. Poi si è obiettato sulla capacità ad esporre valori precisi, in quanto dipendenti dalle comunicazioni delle Società Prodotto o di Gestione. Al riguardo, sembra che la Consob abbia consigliato alle Banche italiane di interrompere la distribuzione di prodotti finanziari di quelle Società che non rendono disponibili i dati per tempo. Non siamo ai tempi del commovente “Il piccolo scrivano fiorentino”. Oggi le Banche sono dotate di sofisticati strumenti e stratagemmi che fanno si, che a sera conoscono la profittabilità o meno di una singola Filiale. E chi ha svolto l’attività di Consulente Finanziario, sà che a fine mese viene acceditato una percentuale di quanto pagato in Commissioni, Oneri e Costi vari dal proprio Cliente. La pretesa di Consob oltre che inutile e inapplicabile ancora una volta manifesta un certo infantilismo e la solita politica retroattiva.
Riprendo il fascicolo; sfoglia che ti sfoglio, fra le pieghe dei discorsi, noto una indicazione che suona un pò così: “nel caso sia interessato ad approfondire su quanto ti è stato turlupinato, puoi andare al sito……………………MIFID………….”. Altro che se ci vado. Tutto chiaro quindi ? nel nuovo Glossario, noto che non c’è rispondenza sotto l’aspetto grammaticale e delle preposizioni, con i termini usati nel Prospetto Costi. Non mi vergogno ad ammettere che non ci ho capito nulla. Ma forse altri dovrebbero vergognarsi.
Ma siccome voglio sapere cosa c’è dietro a quei valori ammucchiati a fianco di espressioni intricate, l’unica arma di cui dispongo; e che dovrebbero fare tutti i Risparmiatori, è chiedere almeno il Dettaglio delle Spese. E’ come se al Ristorante venisse portato un conto senza indicare le specifiche pietanze consumate.
Quello del Dettaglio sarebbe stata una operazione di trasparenza anche per ricucire un nuovo rapporto di fiducia fra Risparmiatori e Banche. Purtroppo il Retail è SOLO. Con una Bankitalias asservita al Sistema di cui è Proprietà e una Consob espressione di una vecchia politica antieuropeista.
Sarebbe opportuna la istituzione di un “Soviet” formato da Risparmiatori di Professione, indipendenti, capaci e competenti per stare con il fiato sul collo a Banchieri e Bucanieri della Finanza; affinchè le Direttive di chi veramente ha a cuore il destino dei Cittadini e Risparmiatori Europei siano applicate nella loro interezza e al tempo stesso rendere consapevole il Retail dei propri DIRITTI, con la introduzione nelle Scuole della EDUCAZIONE FINANZIARIA.