I Componenti la Commissione Banche
La Commissione Banche è dunque decollata, ed il giudizio complessivo sull’operato verrà dato al termine dei lavori. Ma fin da ora si possono individuare un minimo di requisiti e caratteristiche soggettive che i parlamentari che ne fanno parte dovrebbero avere. La legge istitutiva al di là dell’ovvio richiamo allo obbligo di segretezza; anche se non citato presumiamo sottintenda un impedimento, la presenza di eventuali “conflitti di interessi” dei Commissari. Non conosciamo le basi sulle quali le varie forze politiche hanno scelto al proprio interno i loro rappresentanti. Ma le caratteristiche semplici, ma non banali non possono sottrarsi da un “minimo di istruzione” (nella mia attività ho avuto clienti laureati in Economia e Commercio, ma non sapevano distinguere i due concetti fra azione e obbligazione); un minimo di “esperienza (essere entrati qualche volta in un Istituto di Credito); capacità di ascolto, onestà; onorabilità (viene richiesto a chi svolge l’attività di Consulente Finanziario) e soprattutto COERENZA e DIGNITA’.
La Commissione Bicamerale è composta da 40 membri: 20 Deputati e 20 Senatori. Già eletto il Presidente e l’ Ufficio di Presidenza (tutte le informazioni sono reperibili dal sito del Parlamento):
5 STELLE:
carla ruocco- Presidente commissione – 1973 – funzionario tributario rossella accoto – 1969 impiegata pubblica laura bottici – 1971 – impiegata francesco castiello – 1942 – avvocato giuseppe buompane – 1982 – avvocato alvise maniero – 1985 – studente raphael raduzzi – 1991 – consulente marco pellegrini – 1964 – imprenditore daniele pesco – 1973 – dipendente pubblico marco rizzone – 1983 – imprenditore riccardo tucci – 1986 – direttore commerciale elio lannutti – 1948 – giornalista. Ci dobbiamo soffermare un attimo sul Lannutti; non tanto per la statura politica quanto per le circostanze che lo hanno visto protagonista nelle prime battute della Commissione. C’è stato un momento in cui il parlamentare, sembrava dovesse rivestire il ruolo di Presidente. Poi vi è stata la bocciatura di alcuni componenti per insolite frasi antisemite. Per cui di “sua iniziativa” ha preferito declinare la proposta. E noi crediamo che abbia fatto bene. Ma non su questo aspetto, di per sè deprecabile, quanto per due questioni non di poco conto. Il primo riguarda la presenza in Adusbef, un vero e proprio conflitto di interessi, che purtroppo nè lui, nè il Partito che lo sostiene si stà rendendo conto. Associazioni, Sindacati, che nella bagarre bancaria fanno danni pari alle Banche. E come il saprofita, più bancarotte ci sono e più vegeta, senza una seria proposta risolutiva. L’altro punto riguarda il “filiale” rapporto con la più recente bancarotta, quella della Popolare di Bari. Il figlio lavora in quella Banca. Sorvoliamo sulla inutile, ma sicura espressione che qualche discolo l’avrebbe additata come la “Banca dei Lannutti”; ma è l’espressione usata dal parlamentare: “è un semplice impiegato” Dubitiamo molto quando sentiamo minimizzare su responsabilità di questo tipo. Così si era anche definito “un semplice tecnico” quel Torturatore Repubblichino di Silvano Russomanno nel giustificare la sua presenza nella stanza in cui fù “interrogato” Pinelli. Ma cosa vuol dire “semplice impiegato” di Banca ? E’ un usciere o colui che la sera a fine turno spenge la luce ? Non c’è dubbio che tutti i bancari sono buoni come il pane, ma se non ci fossero i bancari, le Banche non riuscirebbero a fare tutti quei disastri che continueranno a fare. Quindi, definire con precisione questo Ruolo vuol dire affrontare il nodo cruciale della separazione fra Banca Commerciale e Banca di Affari o Speculativa.
FORZA ITALIA – UDC
maurizio d’ettore – Vice Presidente commissione – 1960 – professore universitario francesco battistoni – 1967 – impiegato massimo ferro – 1950 – imprenditore sestino giacomoni – 1967 – dirigente di azienda . HA VOTATO PER RUBY gaetano quagliariello – 1960 – profess universit. HA VOTATO PER RUBY renato schifani – 1950 – avvocato. HA VOTATO PER RUBY pierantonio zanettin – 1961 – avvocato.
LEGA NORD
massimo bitonci – 1965 – commercialista HA VOTATO PER RUBY alberto bagnai – 1962 – professore universitario giulio centemero – 1979 – commercialista emanuele cestari – 1975 dimitri coin – 1970 – imprenditore erica rivolta – 1959 – amministratore locale HA VOTATO PER RUBY roberto calderoli – 1956 – medico HA VOTATO PER RUBY. Di Calderoli che dire: il Trapassato Remoto. Proprio per questo riscattandosi sugli oscuri misteri del fallimento di banca Credinord, Antonveneta e della Gang Fiorani/Fazio potrebbe dare un qualche contributo.
FRATELLI DI ITALIA
andrea de bertoldi – 1966 – commercialista tommaso foti – Segret commissione – 1960 – dirig di azienda HA VOTATO PER RUBY. Del segretario Foti Tommaso ci ha colpito la propria franchezza (da non confondere con la DIGNITA’ che è tutt’altra cosa). Poche volte un governo ha minacciato provvedimenti per “TAGLIARE” lo stipendio ai parlamentari (questo si, sarebbe stato un vero colpo alla “CASTA”); e ciò è avvenuto con i Governi Monti e Renzi (infatti si è visto la fine che gli hanno fatto fare). Ecco in uno di questi frangenti; in un appassionato intervento al Parlamento, ebbe il coraggio di confessare la propria indigenza: “se mi tagliano lo stipendio da parlamentare ho le pezze al culo, e poi mi si costringe a brandire una pistola e sparare in giro e costituirmi” Va bene che in Italia ci sono “pochi poveri”, ma anche questi “pochi” cosa dovrebbero dire !
PARTITO DEMOCRATICO
luciano d’alfonso – vice presidente – 1965 – funzionario quadro emanuele fiano – 1963 – dottorato claudio mancini – 1969 – quadro intermedio luigi zanda – 1942 – avvocato franco vazio – 1962 – avvocato
ITALIA VIVA – PSI
mauro marino – 1963 – funzionario regionale luigi marattin – 1979 – professore universitario
AUTONOMIE
dieter steger – 1964 – dirigente
LEU
guglielmo epifani – 1950 – sindacalista
MISTO
bruno tabacci – segretario della commiss. – 1946 – laureato maurizio buccarella – 1964 – avvocato gianluigi paragone – 1971 – giornalista – Il termine più appropriato per questo soggetto é DVUCHRUCNIK. E si, perchè passare da “scrivano della Padania” difensore dell’ oscuro Establishment bancario del nord a bieco anarchico distruggi Banche, non può che nascondere il più colossale regalone fatto ai Banchieri: QUOTA100.